martedì 20 novembre 2012

Tower Heist - Colpo ad alto livello (2011) | Recensione

Tower Heist - Colpo ad alto livello
Voto Imdb: 6,2

Titolo Originale:Tower Heist
Anno:2011
Genere:Commedia / Azione
Nazione:Stati Uniti
Regista:Brett Ratner
Cast:Ben Stiller, Eddie Murphy, Téa Leoni, Matthew Broderick

Il nuovo (poco) dinamico duo
Dopo tanti film horror e spazzatura, mi sono preso un'oretta e quaranta di riposo: avevo voglia di una bella action-comedy, così sono incappato in questo Tower Heist - Colpo ad alto livello. A richiamare la mia attenzione è stato innanzitutto il regista: Brett Ratner, che ho conosciuto e decisamente apprezzato grazie alla trilogia di Rush Hour, tre spettacolari e divertenti action movie con Jackie Chan e Chris Tucker (e che hanno incassato un botto ovunque). Poi c'è Ben Stiller, e qui il brivido è sempre in agguato, dato che non sai se aspettarti una di quelle cagatone dove lui partecipa con grande sollazzo, o uno di quei film meritevoli di molta attenzione. Infine c'è Eddie Murphy che da tempo non ne imbrocca una, essendosi addentrato in un percorso di declino artistico inarrestabile. Funzionerà l'amalgama di questi tre nomi che, presi singolarmente, hanno comunque un loro perché? Scopriamolo!

La banda in azione
Partiamo dal genere: l'ho definito action-comedy, sottintendendo con questo un buon bilanciamento fra le scene d'azione e quelle di intrattenimento allegro. Ecco subito una delusione: di action c'è molto poco, facendo sbilanciare l'ago della bilancia verso la commedia. Non che sia un male in tutto per tutto, ma da Brett Ratner mi aspetto a prescindere dosi massicce di adrenalina - non ai livelli di un Michael Bay, per intenderci, ma comunque a livelli più che alti. Pazienza! Di cosa parla il film? Lo dice il titolo stesso, Tower Heist ha come tema principale una rapina ("heist", che è un vero e proprio sotto-genere in America... se dico Ocean's Eleven capite subito di cosa parlo). Ben Stiller è Kovacs, il responsabile della sicurezza della Torre, un palazzo residenziale ultra-lussuoso nel centro di New York. La vita alla Torre deve scorrere via liscia e senza il minimo disturbo nei confronti dei ricchissimi inquilini, soprattutto del proprietario, Shaw, un grande magnate di Wall Street. Kovacs ammira tantissimo Shaw e lo protegge con amorevoli attenzioni. E, sempre Kovacs, ha il controllo assoluto dei dipendenti della Torre: il sistema di sicurezza è impressionante (se una mosca scorreggiasse, Kovacs lo saprebbe. Sissignori. Perdonatemi l'ardita iperbole). Tutti i colleghi devono onorare gli impegni con la precisione di un orologio svizzero. Peccato che improvvisamente un arresto-shock turbi l'ordine e l'idillio: Shaw è accusato di bancarotta fraudolenta e, per di più, è accusato di essersi indebitamente appropriato dei risparmi di una vita (i fondi pensione) di tutti i dipendenti, Kovacs incluso. La disillusione nel personaggio di Ben Stiller è fortissima, e in lui scatta la voglia di vendicarsi e di riappropriarsi del maltolto. In che modo? Rapinando Shaw stesso, ovviamente, penetrando nel super-attico della Torre ed eludendo i sistemi di sicurezza ideati da Kovacs stesso.
Sì, citazione di "I Soliti Ignoti".
Ad aiutarlo ci saranno: Slide (Eddie Murphy), un delinquente specializzato in piccole ruberie (il termine rapine è troppo, per lui), Chase (Matthew Broderick), un intelligentissimo nonché imbolsito esperto di finanza caduto in disgrazia e Charlie (Casey Affleck), collega pasticcione di Kovacs. Ad incrociare le strade di questa improvvisata banda dei Soliti Ignoti Oltreoceano c'è Claire (Téa Leoni), agguerritissima agente dell'FBI. 

A sinistra, la spassosa Odessa
Diciamolo subito: Tower Heist è un film più che godibile, nonostante la delusione di cui ho accennato poc'anzi. Il registro è quello della commedia, con qualche sprazzo di scena divertente, per lo più sorretta in modo inaspettato da Matthew Broderick e da Casey Affleck. Soprattutto il primo è stata una bella sorpresa, io l'ho apprezzato moltissimo. Ben Stiller è invece molto misurato, quasi drammatico nella sua interpretazione ed infatti quasi tutti i momenti di tensione sono basati sul suo personaggio. Eddie Murphy, inutile sottolinearlo, ha un ruolo perfino più marginale di quanto prevedessi (e nonostante figurasse fra i produttori del film), quasi a voler mantenere un certo distacco. Ok, non cercate di strapparmelo con le tenaglie, ve lo dico apertamente: non fa ridere manco per il cazzo, al punto che la vera grossa delusione del film è proprio lui. Téa Leoni è invece bravissima e adorabilissima (sì, oggi si sprecano i superlativi): bello il personaggio e ottima la sua interpretazione. Bravissima anche Odessa, cameriera giamaicana esperta in... casseforti. L'unica scena veramente improvvisata vede la sua presenza e fa sicuramente sorridere.
Il Ferrarino in oggetto...
La regia è solida e senza sbavature. I pochi momenti action sono comunque validi, su tutti il tentativo di spostare di qualche piano del grattacielo una Ferrari 250 GT Lusso del '63 che si trovava "parcheggiata" nell'attico. Queste scene valgono onestamente gran parte del film.
Finale non scontatissimo, segno che si è cercato di lavorare anche sulla sceneggiatura. La quale, tra l'altro, cerca di veicolare anche una sorta di messaggio critico e dissacrante sulla crisi economica contemporanea. A mio avviso la critica non centra perfettamente il bersaglio, forse perché si è scelto (giustamente) di mantenere un registro leggero e ironico.

La fantastica Téa Leoni
Conclusione: onesta commedia con qualche venatura di action, che non mantiene tutte le aspettative ma che si lascia guardare con piacere. Insomma, scongiurato il pericolo "cagata-micidiale-di-Ben-Stiller". (o di Eddie Murphy. Fate voi!).









Il Pagellone!
Così è deciso!
Trama: 6
Lineare, solida, non eccessivamente scontata.
Musiche: 6
Funzionali allo scopo, ma niente di trascendentale.
Regia: 6,5
Senza sbavature o troppi virtuosismi. Brett Ratner ha svolto il compitino senza strafare.
Ritmo: 7
E' sicuramente l'aspetto più positivo del film. E' un film che pur mantenendo la rotta lungo i binari della commedia, non stanca.
Violenza: 4
Non è certo il motivo per cui guarderete Tower Heist.
Humour: 6,5
Non fa sganasciare dalle risate, ma è sufficientemente divertente. In fondo è una commedia, non è comico.
XXX: 0
Zero.
Voto Globale: 6
Aveva un grandissimo potenziale non pienamente sfruttato fino in fondo. Peccato, ma non è da buttare via, e si guadagna una meritata sufficienza.

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